Anche a Catanzaro nascono gli orti per riappropriarsi della città

Rotary Club Catanzaro 1951, Legambiente e amministrazione comunale insieme per portare gli “Orti in città” anche a Catanzaro. E’ questa la volontà comune espressa in occasione di un incontro promosso presso la sede del club service per fare il punto sul progetto sposato a livello distrettuale e portato avanti con tenacia a livello locale.

Il presidente del Club e delegato per il progetto, Antonio Marino, ha illustrato brevemente le caratteristiche di un’iniziativa già presente in tante città italiane e che presto coinvolgerà anche il Capoluogo.

Il progetto punta a creare spazi da adibire ad orti sociali, rivolti a persone in difficoltà, con l’intento di favorire l’autoproduzione di alimenti, coniugando la riscoperta della terra e dell’ambiente con la creazione di opportunità per le fasce sociali più deboli. Avviata già una fase di censimento delle aree interessate, in gran parte situate nei quartieri periferici, adesso si attende solo la formalizzazione da parte del Comune di un apposito regolamento e del bando che definisca i criteri per la partecipazione.

“Con uno spazio di soli 100 metri quadri – ha aggiunto Marino – sarà possibile mantenere una famiglia di quattro persone. Per l’amministrazione comunale è l’opportunità importante di recuperare aree abbandonate e degradate, rendendole ordinate e produttive. L’unica questione da risolvere riguarderebbe l’utilizzo dell’acqua derivante da condotta comunale, se l’amministrazione non ci verrà incontro in tal senso andremo avanti comunque munendoci di serbatoi o chiedendo aiuto alla Protezione Civile”. Il sindaco Abramo, che ha rivolto un plauso all’iniziativa, ha garantito il massimo impegno a sostegno di un progetto che rappresenta “una base per fare straordinaria amministrazione e recuperare una parte importante del patrimonio cittadino.

Con il Psc che approveremo a breve – ha detto – il primo obiettivo sarà quello di riqualificare la città e sarà indispensabile l’aiuto dei cittadini”. Anche il vicepresidente del Consiglio comunale, Roberto Guerriero, e il consigliere Marco Polimeni hanno sostenuto la necessità di fare sintesi, superando ogni conflitto di natura politica, intorno ad un progetto dalla forte valenza sociale ed in grado di dare una svolta al modo di intendere la politica rispetto al passato. Il vicepresidente regionale di Legambiente, Andrea Dominijanni, ha quindi aggiunto che “l’obiettivo finale sarà quello di coprire tutti i terreni sottoposti a usi civici e tuttora non usati a dovere nell’ambito di un percorso che, nel rispetto del ciclo naturale e della biodinamica, vuole caratterizzarsi anche per il suo aspetto educativo aprendosi, quindi, alla partecipazione delle scuole”.

A tal fine sono stati già avviati contatti con l’Istituto Tecnico Agrario “Vittorio Emanuele II” per la realizzazione di attività didattiche che possano coinvolgere i più giovani. “Un progetto come l’orto in città – ha aggiunto l’avvocato e ortocultrice Rosanna Amendola – ha bisogno di grande passione e attenzione per produrre una buona raccolta, ma è innegabile il valore sociale di un momento di aggregazione che abbraccia tutte le generazioni”.

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