Alberi tagliati a Pizzo, dal Wwf una proposta per far rinascere il verde

Dopo un sopralluogo con l’assessore all’Ambiente Stefania Calfapietra, il naturalista Pino Paolillo ha stilato un elenco di specie botaniche idonee alla piantumazione in quella zona: «Ora tocca al Comune mettere in pratica quanto assicurato»

«Già all’indomani del taglio di alberi e arbusti nel giardino che accoglie la Statua di San Francesco sulla Via Nazionale di Pizzo, che aveva sollevato molte polemiche sull’opportunità o meno di procedere a un intervento così radicale, il naturalista del Wwf Pino Paolillo, che non aveva risparmiato aspre critiche all’intervento, aveva trasmesso all’assessora all’Ambiente Stefania Calfapietra, un elenco generale di specie botaniche idonee per la piantumazione in diverse aree del paese. Tale elenco – chiarisce il naturalista – era già stato trasmesso in precedenza a varie amministrazioni comunali e solo nella scorsa primavera la gestione commissariale allora in carica aveva provveduto a far piantare alcuni alberelli nei pressi della scuola media e nella villetta intitolata a Tony Burgisano, compianto giovane napitino prematuramente scomparso. Primo passo, si era detto, per una auspicabile inversione di tendenza in un paese che purtroppo non ha mai avuto un buon rapporto con il verde cittadino, sempre più menomato e deturpato». È quanto si legge in una nota del Wwf Vibo Valentia-Vallata dello Stilaro,in cui si aggiunge: «In occasione di un sopralluogo, in compagnia della stessa assessora Calfapietra, Paolillo aveva preso l’impegno di redigere, a titolo assolutamente gratuito, un altro elenco, questa volta adatto al giardino che aveva subito i tagli, al fine di rinverdirlo con nuove specie, sia arbustive che arboree. Promessa mantenuta: sono state indicate nove specie di arbusti e rampicanti (Alloro, Lauroceraso, Pittosporo, Oleandro, Forsizia, Gelsomino, ecc.) e 11 specie di alberi, tra sempreverdi (Pino marittimo, Ligustro, Leccio, Carrubo) e a foglia caduca (Bagolaro, Albero di Giuda, Albizzia, Melia, ecc)».

«Il criterio adoperato nella stesura dell’elenco – spiega il Wwf – ha tenuto conto ovviamente degli spazi a disposizione, del clima mediterraneo della zona e quindi della necessità di adoperare piante in grado di sopportare le lunghe estati siccitose, sufficientemente rustiche e potenzialmente soggette a operazioni di contenimento mediante potatura. Inoltre, fatto non secondario, la presenza di alberi spoglianti, con la loro chioma, potrà assicurare un opportuno riparo dal sole cocente ai frequentatori durante i mesi estivi, e consentire agli stessi di godere dei tiepidi raggi autunnali o primaverili. L’effetto delle siepi sempreverdi, da piantare lungo il perimetro del giardino avrà invece lo scopo di proteggere dai gas di scarico e dalle polveri delle vicine strade, assicurando così un’opportuna schermatura dall’inquinamento automobilistico. Adesso spetta al Comune mettere in pratica quanto assicurato in diversi incontri e scambio di idee, senza dimenticare, sottolinea Paolillo, l’urgenza e la necessità che la stessa Amministrazione si doti di un regolamento comunale per la gestione del verde cittadino, al fine di evitare che la morte o lo sfregio di un albero o di un’intera area vengano decisi senza alcuna giustificazione scientifica o magari per rispondere alle richieste più assurde di privati cittadini. Ovviamente- è la conclusione del Wwf -, lo stesso criterio di valutazione tecnica deve essere adoperato per scongiurare pericoli per l’incolumità pubblica, per come Paolillo ha voluto rimarcare in merito ad alcune situazioni di evidente necessità di intervento in alcune zone del paese, senza lasciare spazio, anche in questo caso, a improvvisazioni e decisioni inconsulte».

Fonte: ilVibonese

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