Celebrata la 63° Giornata Nazionale del Cieco: sul palco del Politeama emozioni e arte pura

Quando l’arte abbatte le barriere, anche quelle della disabilità e diventa filo conduttore che unisce, include e non divide. E’ questo il grande e coinvolgente messaggio che è emerso dal palco del Teatro Politeama di Catanzaro dove in occasione della 63° Giornata Nazionale del Cieco, è stato realizzato lo spettacolo “Padre io sono cieco…può un cieco guidare altri ciechi?”, straordinario e coinvolgente evento, giunto oramai alla sua VI edizione, promosso dell’Unione italiana ciechi e degli Ipovedenti di Catanzaro con il patrocinio della Regione Calabria, del Comune di Catanzaro e della Fondazione Politeama di Catanzaro al quale va un sentito ringraziamento per aver reso possibile, anche in tempi così particolari, la riuscita dell’evento.
Sul palco tanti “artisti” non vedenti e con pluri-disabilità che, con le loro apprezzate esibizioni, hanno voluto e saputo offrire al folto pubblico qualcosa di eccezionale ed unico, dimostrando che, nonostante le loro abilità diverse e le condizioni di difficoltà, lavorando insieme con grande passione ed entusiasmo, ce la si può fare.
Un monito ed insegnamento per tutti in uno spettacolo che ha riscosso unanimi consensi, grazie anche all’alto livello artistico delle varie esibizioni, rendendo ancora più importante il successo della serata che per prima cosa ha voluto contribuire ad abbattere il pregiudizio ed il muro dell’indifferenza attraverso l’arte, la cultura e la professionalità.
La bellezza della vita celebrata da artisti di tutte le età facendo vibrare le corde emotive degli spettatori, regalando emozioni e soprattutto testimoniando e “portando alla luce” quel connubio perfetto tra testimonianze di vita e bellezza artistica. Volontà, energia e doti artistiche per sensibilizzare l’opinione pubblica alle tematiche ancora poco diffuse della disabilità visiva quale principale ostacolo che si frappone all’abbattimento delle barriere culturali e sociali.
Un’opera di sensibilizzazione, complessa e mai scontata nel suo risultato, che l’UICI di Catanzaro da anni oramai attua anche attraverso un modo unico rivolto al raggiungimento di un obiettivo chiaro, fare della propria vita “un’opera d’arte” anche con condizioni di disabilità.
A condurre l’evento è stato Alessandro Greco, noto conduttore radiofonico e televisivo, oltre che attore ed imitatore, brillantemente affiancato dall’ideatrice e direttrice artistica dello spettacolo il Presidente uscente Luciana Loprete, la vera “deus ex machina” di questi eventi il cui impegno quindicennale alla guida dell’UICI Catanzarese e la grande passione sono consolidata garanzia e punto di riferimento per molte persone che hanno avuto la gioia di sentirsi protagonisti sul palcoscenico.
Ad apertura di sipario, ecco i cuori tremanti dei componenti del coro “Voci di Luce” che battevano all’unisono, una realtà catanzarese composta da persone con differenti personalità e con condizioni di disabilità oltre la cecità e l’ipovisione con anche malattie rare, sindrome autistica, mobilità ridotta e patologie invalidanti, ma tali vincoli non scalfiscono la tenacia e la volontà di volersi esprimersi col canto portando un messaggio di speranza accompagnati da artisti e musicisti locali come il M° Amedeo Lobello musicoterapista dell’UICI, il M° Francesco Rotella, la pianista Karol Grazia Mascaro, il soprano Miriana Screnci ed il tenore Nicola Gangale.
Voci graffianti, melodiche, romantiche presenti in diversi stili grazie alle splendide esibizioni di Lidia Travaglio, che nella sua carriera artistica ha collaborato con artisti come Marcella Bella e Nino Frassica, la studentessa e cantante Bianca Esposito e Luciana Loprete che da anni dirige il coro “Voci di Luce” dell’UICI di Catanzaro, al pianoforte la concertista non vedente nonché docente Concetta Loprete, la campionessa nazionale di ballo nonché modella Elena Travaini accompagnata da Anthonj Carollo e che nella sua vita non si è fatta abbattere dall’incombere di patologie invalidanti. E ancora  il campione regionale Giancarlo Gallo accompagnato dalla moglie Franca, compagni di viaggio dello spettacolo sin dalla sua prima edizione, e le giovani promesse della danza Ginevra e Samuele direttamente dai campionati regionali FIDS Liguria,  con la loro toccante esibizione di coppia in quanto la piccola Ginevra, affetta da molteplici minorazioni e costretta a muoversi con l’ausilio di una sedia a rotelle, insieme al suo compagno di ballo Samuel,  esprime tutta la sua meravigliosa leggiadria.
Infine,  Rosanna Fabiano componente dei laboratori artistici dell’UICI, la poetessa Ada Angela Mantella, madre di una giovane ragazza costretta a vivere su una sedia a rotelle e la piccola Emma Cefaly, accompagnate tutte dalla giovane pianista Karol Grazia Mascaro.
A dare uno spessore di caratura anche internazionale sono stati il cantautore pluripremiato, nonché autore di molteplici opere teatrali sul tema della Camorra e già concorrente del Festival di Sanremo Giovani Maldestro, e poi applausi per l’attore e comico catanzarese doc Enzo Colacino, che nel suo monologo ha dapprima ricordato la storia della maschera Calabrese Giangurgolo, nata nel ‘500 e da esso riportata alla luce, ed in seguito ha raccontato l’esilarante l’atmosfera del Natale che si vive a Catanzaro.
Un momento di comicità e di fragorose risate,inoltre è stato offerto alla platea dalla ballerina e cabarettista, finalista dell’Isola dei Famosi direttamente dai programmi Mediaset “Honolulu” e “Le Iene”, la straordinaria Valentina Persia.Non tralasciando alcun aspetto, in rappresentanza dell’importanza dello sport e della disciplina nella vita di una persona disabile, è stata consegnata una targa alla campionessa paraolimpica calabrese, medaglia d’argento di paratriathlonTokyo 2020 Anna Barbaro, sul palco con la sua fedele guida canina nonché ai componenti del progetto AIVES, Elena Console e Stefania Mancuso per l’impegno profuso insieme all’IRIFOR ed all’UICI Catanzaresi nella ricerca di un metodo di riproduzione dell’arte pittorica affinché diventi accessibile anche a coloro che soffrono di disabilità.
L’UICI di Catanzaro ha voluto, in ricordo di questo straordinario evento, omaggiare tutti gli artisti esibiti con un riconoscimento in quadro-cromia raffigurante la grafica della serata sia in nero che con l’unico metodo di lettura e scrittura per ciechi, il braille, simbolo di una vera inclusione, nonché con alcuni omaggi del M° Michele Affidato. A consegnarli  la Senatrice della Repubblica Italiana Silvia Vono, la Vice Presidente della Giunta Regione Calabria con delega alla Pubblica Istruzione Giusy Princi e l’Assessore Politiche Sociali del Comune di Catanzaro Rosario Lostumbo, nonché tante altri personalità che hanno contribuito ai tanti progetti portati avanti, con merito, dall’UICI, come Franco Parrottino di Avis Provinciale Cz,  Sergio Magarelli capo filiale Banca D’Italia, Francesco Zangara presidente Aia Catanzaro, Stefano Morena, direttore CSV Calabria Centro: da tutti la testimonianza e gli apprezzamenti del lavoro svolto dalla sezione catanzarese, un impegno che travalica i confini della realtà dei non vedenti e che diventa forte patrimonio umano, solidale e culturale dell’intera Calabria.
Un ringraziamento infine all’Istituto Alberghiero di Catanzaro indirizzo Turistico diretto dal Renato Daniele e coadiuvato per l’occasione da Giuseppina Pirroncello, ed all’Istituto G. De Nobili indirizzo artistico, diretto da Angelo Gagliardi, coadiuvato per l’occasione da Elena Maida, per aver collaborato nella buona riuscita dell’evento, avendo vigilato sul rispetto delle vigenti normative in materia di covid.
 
 

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