Concorso fotografico contro lo spreco

Prosegue l’iniziativa delle Acli Roma, nell’ambito del progetto “Il pane A Chi Serve 2.0”. Per i volontari oltre 9 mila km percorsi in città per la distribuzione dei generi alimentari. Dedicato a fotografi professionisti, non professionisti e instant.
ROMA – Torna per il terzo anno l’appuntamento con il concorso fotografico “Fotosocial”, promosso dalle Acli di Roma e provincia. Quest’anno, l’iniziativa ha come tema il contrasto allo spreco, in particolar modo quello alimentare, nel quale le Acli di Roma sono da anni impegnate grazie al progetto il pane A Chi Serve 2.0, e quello dell’acqua, specialmente in questo periodo estivo, nel quale la Capitale ha vissuto l’emergenza siccità.
Il pane A Chi Serve 2.0. Il progetto di recupero del pane invenduto si basa sempre sulla passione e sulla fondamentale presenza dei volontari che hanno percorso oltre 9.000 km nella città a bordo dei mezzi adibiti alla distribuzione dei generi alimentari. Il punto di forza dell’iniziativa è dato dalla rete in continua espansione e che oggi conta 42 forni, 44 organizzazioni e 5 Municipi (I, III, IV, VIII, XII).
Il concorso “Fotosocial”. Durerà fino al 31 ottobre 2017, si rivolge a fotografi professionisti, non professionisti e instant e per partecipare basterà postare la propria foto sulla pagina ufficiale dell’evento di Facebook o Instagram con gli hashtag: #FotoSocialRoma, #AcliRoma, #NOalloSpreco. Le prime 10 foto che otterranno più like su Instagram e Facebook verranno poi valutate e giudicate da una Giuria di esperti. Verrà quindi proclamato il vincitore che riceverà un buono Amazon dal valore di 300€, €200 al secondo e € 100 al terzo, mentre una somma di pari livello sarà donata ad un’organizzazione sociale a scelta del premiato. Le foto finaliste inoltre daranno vita ad una mostra itinerante che verrà esposta nella città. “Con il concorso fotosocial di quest’anno – afferma Lidia Borzì – vogliamo mostrare, in maniera costruttiva, quanto spreco c’è intorno a noi. La sfida è quella di usare una chiave educativa che sposi il linguaggio dell’arte, in questo caso la fotografia, con un approccio che sta molto a cuore a un movimento di pedagogia sociale come le Acli, con l’ulteriore obiettivo di stimolare l’interesse e il dibattito intorno a temi di importanza comune come il benessere e gli stili di vita sani ed eco-sostenibili per i quali tutti possono fare la propria parte”.
Fonte Redattore Sociale

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