Il CASM e i Dipartimenti di Salute Mentale insieme per le Giornate sulla Salute Mentale

Ha preso il via, il 16 settembre, il ciclo di incontri“Benessere mentale=Prioritàdi tutti” promossi dal CASM e dai  DSMD  per il calendario delle celebrazioni per la 20^ edizione della giornata della salute mentale, sotto l’ampio patrocinio di: Regione Calabria, Università Magna Graecia, Società Italiana di Psichiatria–Calabria,Forum nazionale per la salute mentale,  ASP calabresi, Forum Terzo Settore-Calabria e  CSV Calabria Centro, CSV Cosenza e CSV Due Mari.

La giornata di apertura “L’integrazione socio-sanitaria per la salute mentale”, ha avuto inizio nella magnifica cornice del Parco della Biodiversità, con i più vivi apprezzamenti per il rilevante valore divulgativo dell’iniziativa giunti dal Commissario straordinario dell’ASP di Catanzaro,  dal Dirigente generale del Dipartimento Tutela della salute e politiche sociali e dal CSV Calabria Centro per il tramite del Commissario Luigi Mandia,  del Dirigente Paolo Seminara,della Preside dell’ I.T.A. Vittorio Emanuele II  e della Consigliera Caterina Iuliano.

Sotto la conduzione attenta di Domenico Gareri, la Presidente del CASM, Rosaria Brancati,ha focalizzato le motivazioni della scelta del tema con il quale si è inteso avviare la diffusione dell’invito della Federazione Mondiale per la Salute Mentale  di “rendere la salute mentale e il benessere per tutti una priorità globale”.

Di fronte ad un pubblico attentissimo,  composto principalmente da rappresentati delle associazioni di  famigliari aderenti al CASM, da operatori sanitari dei CSM di Catanzaro, Lamezia e Soverato, da volontari e rappresentati delle istituzioni,  è stata  ribadita l’urgenza di conoscere quanto e come, le istituzioni e le organizzazioni coinvolte, nell’ambito delle proprie competenze,   contribuiscono o non contribuiscono  allo sviluppo del processo di  integrazione dei servizi socio-sanitari per la tutela del diritto alla salute della persona nella sua globalità. Un diritto dettato dalla normativa che da oltre vent’anni ha stabilito che i soggetti fragili devono usufruire di servizi  “atti  a soddisfare, mediante percorsi assistenziali integrati, bisogni di salute della persona che richiedono unitariamente prestazioni sanitarie e azioni di protezione sociale in grado di garantire, anche nel lungo periodo, la continuità tra le azioni di cura e quelle di riabilitazione”.

A intervenire, in quello che può essere definito  un confronto “di prossimità”, sono stati chiamati Renato Gaspari, funzionario dell’assessorato alle politiche sociali della regione Calabria,  che ha parlato delle iniziative dell’assessorato impegnato a garantire, attraverso una puntuale programmazione e con il confronto degli organismi del T.S, una dignità sociale diffusa presentando la recente  istituzione delun punto di unico accesso per i bisogni sociali dei cittadini.

Bonaventura Lazzaro,  Assessore Comune di Catanzaro alle Politiche sociali,  ha parlato dello sforzo organizzativo avviato dal momento del suo nuovo incarico per rendere operativo l’ufficio di Piano che stenta ad avviare le attività di competenza a causa della mancanza di personale.

Raffaele Zaffino, delegato vescovile dell’arcidiocesi Catanzaro Squillacesi è soffermato sull’importante ruolo delle parrocchie per la salute mentale, attraverso la pratica dell’ascolto e la puntuale conoscenza delle persone nel pieno rispetto della dignità umana.

Pasquale De Fazio, Direttore dell’Unità Operativa di Psichiatria del Policlinico Universitario Mater Domini di Catanzaro, Presidente SIP- sezione Calabria:  ha illustrato il ruolo delle società scientifiche e della formazione specialistica universitaria nei percorsi di integrazione in psichiatria, facendo rilevare  prioritariamente l’importanza del ruolo delle società scientifiche che, svolgendo attività scientifica e attività di informazione ed educazione, accumulano un patrimonio di conoscenza che potrebbe essere ben utilizzato per la definizione delle strategie politiche e la pianificazione degli interventi, mentre si assiste inspiegabilmente che a fronte di un aumento costante del tasso di incidenza delle diverse patologie  si pianifica la riduzione delle borse assegnate per la specializzazione in psichiatria. L’attenzione è stata poi centrata sull’importante ruolo degli educatori e dei tecnici della riabilitazione psichiatrica per i percorsi di recovery. 

Rosina Manfredi, Direttrice DSMD ASP CZ,  dopo un’ampia ed articolata analisi della complessità operativa dei dipartimenti di saluti mentale, ha posto l’attenzione sulla struttura dipartimentale e sui nuovi modelli organizzativi che potrebbero favorire i percorsi di cura e riabilitazione focalizzando l’attenzione sul badget di salute,  sull’organizzazione dei percorsi di cura e riabilitazione e sulla Consulta dipartimentale.

Rosaria Brancati, presidente CASM,  ha concluso chiedendo di farsi portavoce delle istanze che emergono, insistendo sull’adeguamento del personale amministrativo e sanitario nelle strutture coinvolte nella pianificazione e gestione dei percorsi di cura e riabilitazione, ma anche sulla definizione delle modalità di elaborazione congiunta nei PAT e nei Piani di Zona per gli aspetti relativi alle attività sociosanitarie integrate e per il superamento delle criticità che impediscono l’avvio complessivo della programmazione e attuazione degli interventi. Si è anche discusso dell’attivazione  di forme di collaborazione continuativa con le istituzioni scientifiche e con le università per conoscere i reali bisogni del territorio.

Un inizio promettente che alza l’asticella delle aspettative per il prossimo incontro, che si svolgerà a Decollatura il 2 ottobre presso il Museo della Civiltà Contadina, per parlare dei bisogni urgenti del territorio tra emergenze vecchie e nuove.

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