La Ra.Gi vince la XXXV edizione del Premio Moscati

E’ uno dei premi più prestigiosi ed ambiti per chi opera in campo sanitario, e non solo, ma ha una particolarità: viene assegnato solo a chi, a fianco dei meriti professionali, si è distinto per “il sostegno disinteressato al prossimo in difficoltà”. E, la XXXV del Premio “Giuseppe Moscati”, edizione 2022 è andato all’Associazione RaGi di Catanzaro per la dedizione e l’innovazione nella cura rivolte alle persone con Alzheimer e altre forme di demenza ma soprattutto per il sostegno disinteressato nei confronti delle famiglie e delle persone affette da tale patologia. Il Premio Moscati, medaglia d’Argento del Presidente del Senato della Repubblica è stato ambientato, come sempre, nel monumentale convento di San Francesco (XIII sec) a Casanova di Carinola in provincia di Caserta in cui non soltanto la tradizione popolare, ma anche autorevoli fonti storiche, danno per scontato il passaggio del Poverello di Assisi. Il premio, organizzato dalla farmacista Amelia Ullucci, con il patrocinio di Senato, Presidenza del Consiglio, Regione Campania e Comune di Carinola, negli anni ha dato prova della “solidarietà e delle testimonianze d’amore disinteressato” per gli altri che tanti professionisti sono ancora capaci di dare. A ritirare il prestigioso riconoscimento è stata la presidente della RaGi Elena Sodano che ha ricevuto come premio un prezioso Tableux di San Leucio che verrà esposto nella CasaPaese per Demenza di Cicala diventando così il simbolo nazionale di quella buona cura, dignità e rispetto che troppo spesso viene chiuso negli archivi delle proprie coscienze. “Quando lo scorso anno abbiamo saputo della nostra candidatura, non pensavamo di avere assegnato proprio il premio Moscati 2022 – dice la presidente della RaGi Elena Sodano -. A Carinola ho conosciuto donne professioniste eccellenti che mi hanno spronato ad andare avanti e fatto capire che quello che stiamo facendo è quanto di più giusto per proteggere questo tipo di fragilità. Ricevere un premio, che negli anni passati è stato dato a persone come il grande medico De Donno, o alla ricercatrice Veronica De Rosa, Sara Iannone, la madre coraggio Caterina Villirillo, ma potrei aggiungere altri nomi di persone che sanno andare oltre sé stesse, mi ha riempita di ulteriore responsabilità per continuare senza indugio a creare quel movimento di opinione che ha lo scopo di difendere una umanità per molti senza valore. Il pregio del Premio Giuseppe Moscati consegnatomi dalla Presidente Ullucci alla presenza dei vertici della Prefettura campana, racchiude la missione della incommensurabile carità umana che unì scienza e fede nella persona del medico che venne canonizzato da papa Giovanni Paolo II nel 1987, perché curava gli ultimi, i poveri. Noi abbiamo fatto nostre le parole di incoraggiamento che ci sono state rivolte dalle tante persone alle quali abbiamo stretto la mano. Continueremo a portare avanti la cultura della umanità di cura, della normalità di vita, della legalità dei diritti delle persone con demenza anche in un territorio difficile come la Calabria”.

Stampa o condividi