Si è concluso con un vivace e approfondito dibattito l’incontro di “LIBERA in CALABRIA” svoltosi a Crotone, presso la sede ARCI “Gli Spalatori di Nuvole”. Il terzo appuntamento del ciclo “LIBERA in CALABRIA: Quali strategie per fare antimafia: da beni confiscati a beni comuni” ha posto al centro della discussione il ruolo cruciale della partecipazione attiva della società civile nella lotta contro le organizzazioni mafiose.
L’evento ha rappresentato un’importante occasione di confronto sulle strategie più efficaci per contrastare la criminalità organizzata, con un focus particolare sul riutilizzo sociale dei beni sottratti alle mafie. L’obiettivo primario emerso con forza durante il dibattito è la necessità di trasformare questi beni in spazi di comunità, capaci di stimolare nuove relazioni e favorire uno scambio fertile di idee tra i cittadini, diventando così strumenti concreti di promozione della legalità nel territorio calabrese.
Nel corso della discussione, i relatori e il pubblico hanno sottolineato l’importanza fondamentale di un linguaggio capace di generare cambiamento e di costruire ponti tra le persone, le realtà sociali e associative e le istituzioni. Questo approccio è visto come uno strumento chiave per edificare una Calabria libera non solo dai condizionamenti mafiosi, ma anche dalle dinamiche legate alle massonerie e al fenomeno della corruzione.
Un sentito ringraziamento è stato rivolto ai relatori che hanno arricchito il dibattito con le loro riflessioni: Giuseppe Borrello, Presidente di Libera Calabria; Giancarlo Costabile, Docente dell’Università della Calabria (UNICAL); Nuccio Iovene, Presidente della Fondazione Trame; e Filippo Sestito, Responsabile ARCI Antimafia Sociale. La loro partecipazione ha creato le condizioni per una discussione costruttiva e potenzialmente incisiva nel tempo.
Un ringraziamento è stato espresso anche al giornalista Massimo Carlozzo, che ha sapientemente moderato e valorizzato il confronto tra i relatori e il pubblico presente.
L’iniziativa, promossa dal Progetto C.A.S.A. (di Maslow APS e LIBERA) e sostenuta da ARCI Crotone, ha registrato una significativa partecipazione di cittadini, studenti e operatori sociali nei diversi appuntamenti del ciclo, confermandosi un momento prezioso per lo scambio di idee e la condivisione di esperienze concrete. L’evento ha rafforzato la consapevolezza sul ruolo attivo che ogni cittadino e la società civile nel suo complesso possono e devono svolgere per contrastare le mafie e promuovere azioni concrete volte a migliorare la qualità della vita del territorio e dei suoi abitanti.
Fonte: wesud