"Volontari 2.0" col progetto del Don Pellicanò

Quella dei “volontari nel web” è un’idea che il Centro di Studio e Promozione Familiare “Don Pellicanò” – avente Giacomo Coluccio come presidente e Caterina Iuliano come referente dei vari progetti all’attivo – sta portando avanti all’interno di alcuni istituti scolastici cittadini, e che ha tutte le caratteristiche di diventare un esperimento “2.0”. Con la collaborazione di alcuni docenti di matematica e non solo – Nicola Chiriano in primis, ma anche Loredana Ettorre, Maria Brutto, Antonella Aletta, Adele Ambrosio e Carmela Sutera Sardo – ha preso così avvio la “fusione” in via sperimentale dei provetti studenti informatici del liceo classico “Galluppi” e del liceo scientifico “Siciliani”, chiamati ad acquisire e ad approfondire le competenze tecnologiche in grado di poter avviare ricerche in rete in piena autonomia, e di utilizzare il web – di cui spesso abusano coi social network – anche a scopo solidale.

Il progetto, svolto in partnership con il Centro Servizi al Volontariato della provincia di Catanzaro nell’ambito delle microazioni partecipate (all’incontro inaugurale, nella sala multimediale del Galluppi, hanno preso parte anche Giulia Menniti e Benedetta Garofalo del CSV), avrà un seguito anche al liceo scientifico “Fermi” del quartiere Lido ed all’Istituto per Geometri di Soverato, e si propone di condividere con le associazioni di volontariato (spesso penalizzate da scarse competenze del web) banche dati, mappe interattive ed altri strumenti utili ad intercettare i bisogni del territorio. E tra gli studenti partecipanti, chissà, potrebbero già esserci i futuri volontari e fondatori di associazioni capaci di mettere a frutto quanto appreso durante gli anni della scuola. La stessa preside del liceo Galluppi, Elena De Filippis, oltre a rivolgere un plauso all’importanza dell’iniziativa, e quindi a Caterina Iuliano che l’ha promossa ma anche al personale docente di entrambe le scuole che la realizzeranno in pochi incontri, ha ammesso di confidare nella bontà dell’impostazione “liceale”, anche se l’opinione corrente è che le scuole con una netta impostazione scientifica assicurino un futuro lavorativo più certo. “Le lauree più generiche sono in realtà più utili a trovare sbocchi lavorativi – ha dichiarato la preside – I nostri licei vanno difesi per la ricca offerta formativa che garantiscono ogni anno a seconda delle esigenze dei ragazzi. Il progetto informatico che è in pieno svolgimento ne è di certo una riprova“.

Ufficio stampa CSV Catanzaro

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