“Stella del Mare” approfondisce l’argomento del cyberbullismo

L’Associazione Centro Ascolto Stella del mare ha organizzato il  23 marzo scorso   il webinar che ha approfondito l’argomento “Cyberbullismo : quando internet può diventare pericoloso?”

Diversi sono stati gli esperti che hanno contribuito a fornire spunti e riflessioni in base al proprio settore  di appartenenza : Annamaria Pettinato, laureata in Scienze Tecniche di Psicologia Cognitiva, ha dato una definizione di bullismo: “E’ la situazione nella quale una persona è esposta ripetutamente ad attivi aggressivi e violenti da parte di uno o più soggetti; l’intenzionalità del comportamento aggressivo agito, la sistematicità delle azioni aggressive e l’asimmetria tra vittima e persecutore sono i suoi aspetti distintivi. Uno degli aspetti più problematici di questo fenomeno è la velocità con cui le informazioni vengono trasmesse in rete, per cui la persona è incapace di liberarsi dalla tela costruita da questo mondo virtuale. Il cyberbullismo purtroppo è capace di diffondere in pochissimi secondi qualsiasi messaggio, immagine, video, anche a contenuto sessuale, con l’aggravante di rendere colui che dà inizio alle danze completamente o in gran parte ignaro delle conseguenze di un simile gesto. Ciò che lo differenzia dal bullismo tradizionale sono l’anonimato degli autori, la facilità di azione, le maggiori abilità informatiche dei minori rispetto agli adulti che dovrebbero vigilare e la persistenza del dato in rete”. 

Tra le conseguenze psicologiche del cyberbullismo abbiamo: l’ansia, la depressione, e, nei casi più gravi ed estremi riscontriamo il suicidio. È importante porre maggiore attenzione agli aspetti legati alla salute mentale attraverso interventi di tipo psicosociale. Per affrontare il bullismo, una buona comunicazione tra la scuola (insegnati, dirigente etc.) e i genitori assume un ruolo centrale. Entrambi questi contesti, hanno il dovere di fornire degli esempi positivi di comportamento ai più giovani, soprattutto all’interno di un’ottica di prevenzione. Può essere utile una formazione specifica dei genitori, allo scopo di sensibilizzarli su questo tema, per evitare atteggiamenti minimizzatori e disinteressati, “Sono ragazzi”, “Stanno solo scherzando”. Lo stesso è valido anche per combattere il cyberbullismo, un fenomeno non sempre noto agli adulti e a bambini e ragazzi, per cui è fondamentale trasmettere informazioni e aprire e mantenere un dialogo sull’argomento”

Stefania Mandaliti, ha approfondito l’aspetto pedagogico e criminologico del seguente fenomeno, indicando come formula di aiuto iniziale, è quello di  “avviare  un ascolto empatico tra genitori e figli, mirare ad una azione di prevenzione non solo  da parte delle associazione del terzo settore,  ma anche incentivando alla formazione, di punti di sportelli di ascolto pubblici, sul territorio nazionale che forniscano  delle agevolazioni per le famiglie più bisognose. La Legge del 2017 offre  un percorso di un  confronto costante tra la scuola e a la famiglia, le due agenzie primarie dell’Educazione.

L’assistente sociale Maria De Fazio ha riportato una propria esperienza di vita di Vittima di bullismo e  le diverse sofferenze passate.

Ultimo e importante intervento  è stato quello di Michele Varcasia, esperto del centro in diritto di famiglia e Responsabile della Comunicazione AMI.

Quest’ultimo ha rivisto la legge del Cyberbullismo in ogni sua singola sfaccettatura.

L’Associazione ringrazia i soci, a chi  ha preso parte  all’evento  on line , alle diverse conoscenze dell’associazione e in particolar modo a Mimmo Metaponte, Coordinatore regionale Risorgimento Socialista Calabria.

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