A Chiaravalle un incontro sulla donazione degli organi

Informare i cittadini sul valore della donazione di organi, tessuti e cellule e sull’importanza del trapianto quale terapia salva-vita: questo è stato l’obiettivo del meeting che si è svolto mercoledi 13 novembre presso la  Casa della Salute di Chiaravalle Centrale. L’interessante tavola rotonda ” La donazione d’organi, un atto d’amore” è stata organizzata dalla Casa della Salute di Chiaravalle Centrale in sinergia con il Dipartimento di prevenzione servizio promozione della salute dell’Asp di Catanzaro.Il tema è stato “Donare gli organi, donare la vita” e vi hanno preso parte tante  personalità con interventi che hanno sottolineato quanto sia importante effettuare gesti di amore e altruismo che salvano tante vite. L’ incontro si è aperto con i saluti istituzionali del responsabile della Casa della Salute, Rocco Cilurzo, che è stato anche il moderatore, del sindaco della città di Chiaravalle Domenico Donato e di Tiziana Parrello, direttore f.f. Distretto Socio Sanitario di Soverato.A iniziare i lavori sono state  Anna Grande, rianimatore responsabile S.O.D. Donazione AOPC Catanzaro, Rosa Anfosso, medico responsabile servizio promozione della salute ASP CZ, Marisa Macrina, rianimatore referente formazione C.R.T. Calabria, che si sono soffermate sulle dinamiche mediche,ma anche giuridiche legate alla donazione degli organi.La donazione degli organi, hanno affermato, oggi rappresenta nella cura di molte malattie l’unica via per potere giungere alla guarigione completa.
Il problema si crea quando si chiede ai parenti, in un momento di grande dolore, di avere lo slancio di pensare alla sofferenza altrui che è un gesto eroico difficile da sollecitare nelle persone. Presente anche il parroco di Chiaravalle, don Roberto Celia, il cui intervento si è concentrato sulla solidarietà. La vice presidente dell’AVIS Comunale  di Chiaravalle Centrale, Caterina Musci, si è soffermata sull’importanza di donare il sangue, che può fare la differenza per salvare una vita, anzi addirittura più di una. Soprattutto se si sceglie di donare, oltre al sangue, anche il plasma e il cordone ombelicale. Donare il sangue è un’attività volontaria, anonima e non retribuita. Il donatore non sa a chi andrà il suo dono, il ricevente non saprà da chi ha ricevuto la trasfusione. Molto toccante ed emozionante la testimonianza di Francesco Tassone, che ha raccontato la sua vicenda di trapiantato e dializzato.

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