A Catanzaro il XXXVI Congresso Nazionale AIMMF

LOGO aimmf

Inizia oggi al Seminario Pontificio di Catanzaro il XXXVI Congresso Nazionale dell’Associazione italiana dei Magistrati per i Minorenni e per la Famiglia, che ha come scopo quello di tutelare e promuovere i diritti dei minorenni e della famiglia.

“Prevenire” ed al contempo “Educare” è il tema scelto per questa edizione, per offrire a chi opera in questo settore spunti di riflessione sull’importanza della funzione educativa, con la speranza che tramite l’incontro tra le professionalità dei giuristi e quelle degli esperti in scienze umane si possa raggiungere un livello ancora maggiore di tutela delle giovani generazioni. Il binomio prevenzione-educazione da sempre è inteso come elemento fondamentale su cui costruire il sistema di tutela che vede il minore e le sue esigenze evolutive al centro di tutte le azioni realizzate dalle istituzioni preposte e che individua nell’interazione e nella particolare specializzazione dei giudici e degli operatori del settore l’unica via per la realizzazione di una giustizia a misura di Bambino.

Si tratta di un convegno che vedrà la partecipazione di centinaia di soci provenienti da tutta Italia, aperto anche alla partecipazione dei non soci in quanto interessati ai temi trattati. Anche di questi ultimi si prevede una grande affluenza poiché nei procedimenti giudiziari che coinvolgono i minori e le loro famiglie un ruolo molto importante viene svolto da Avvocati, Psicologi, Neuropsichiatri Infantili, Psichiatri, Pediatri, Assistenti Sociali, Pedagogisti, Educatori.

Nel corso delle giornate sono previsti interventi specifici delle singole professionalità coinvolte e di numerosi docenti universitari, sia in ambito giuridico sia psicosociale. Un’intera sessione del Congresso sarà dedicata all’approfondimento delle tematiche che la peculiarità del contesto territoriale ha sottoposto alla giurisdizione meridionale e calabrese in particolare (tra gli altri, l’intervento giudiziario nell’interesse dei minori di ‘ndrangheta, mafia e camorra con i provvedimenti dei Tribunali per i Minorenni di Reggio Calabria, Catania e Napoli; le esperienze del distretto catanzarese nell’organizzazione della mediazione penale e nella sinergia realizzata tra Giustizia e Scuola).

Il primo giorno del Congresso sarà dedicato alle peculiari opportunità del processo penale minorile italiano. Fra i relatori invitati Michele Panzavolta, Professore associato di Diritto e Procedura Penale presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Leuven, tratterà del confronto con i sistemi di altri paesi europei, Gherardo Colombo, ex magistrato e noto PM di Milano al tempo dell’indagine Mani Pulite, negli ultimi anni molto impegnato nel dialogo con i giovani, affronterà i temi della legalità e dell’educazione e Gemma Tuccillo, magistrato minorile di grande esperienza maturata negli uffici del sud, recentemente chiamata alla funzione di Capo dipartimento della Giustizia minorile del Ministero di Giustizia, illustrerà le iniziative dell’amministrazione per il settore minorile.

Nel corso della seconda giornata sarà affrontato il tema della giustizia a “misura di minore”, tra diritti e responsabilità educative da un punto di vista generale, filosofico e giuridico. Seguirà poi la trattazione del tema della educazione e della prevenzione, obiettivi da raggiungere con il ricorso alla multidisciplinarietà. È prevista la partecipazione di Luciano Eusebi, Professore Ordinario di Diritto Penale UNI Cattolica di Milano, Adolfo Ceretti, Professore Ordinario di Criminologia Università Milano-Bicocca, antesignano della mediazione penale, Francesco Cascini, oggi magistrato a Napoli, già Capo dipartimento della giustizia minorile, Maria Francesca Pricoco, Presidente del TM di Catania e vice-presidente AIMMF e del Professor Vittorio Cigoli, Emerito di Psicologia Clinica dell’Università Cattolica di Milano.

Sabato 7 ottobre, terzo e ultimo giorno del Congresso, è previsto un indirizzo di saluto di Caterina Chinnici, Eurodeputato, con l’illustrazione delle modalità che hanno portato all’approvazione della Direttiva Europea che ha preso a modello la normativa penale minorile italiana. Chiuderanno il Congresso la quarta sessione di lavoro che tratterà di esperienze meridionali a confronto e la quinta che si focalizzerà su alcune esperienze di prevenzione ed educazione minorile calabresi.

Scarica programma

Stampa o condividi