Fondazione Con i bambini: al via la seconda edizione di “Iniziative in Cofinanziamento”

Dopo la prima edizione, pubblicata nel mese di dicembre 2017, Con i Bambini replica la positiva esperienza delle iniziative in cofinanziamento in collaborazione con altri enti erogatori che condividono lo spirito e gli obiettivi del Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile, introducendo anche modalità di partecipazione differenti.

Con la precedente edizione sono state avviate iniziative in cofinanziamento con altri enti erogatori sia attraverso specifici bandi, sia promuovendo interventi di co-progettazione. Tale formula ha consentito di raggiungere due importanti obiettivi: da un lato, attrarre risorse supplementari per gli obiettivi del Fondo e, dall’altro, favorire un positivo confronto con le esperienze di altri soggetti, arricchendo reciprocamente la conoscenza, le pratiche e le esperienze sui temi relativi al contrasto alla povertà educativa minorile.

Con questa nuova edizione dell’iniziativa, Con i Bambini dedica ulteriori risorse finanziarie, fino a un massimo di 10 milioni di euro, al cofinanziamento di progettualità che intendono intervenire su ambiti analoghi a quelli su cui si concentrano le azioni dell’impresa sociale.

L’iniziativa è rivolta a soggetti erogatori privati e a Enti del Terzo settore che intendono avviare un percorso di collaborazione con l’impresa sociale, al fine di sostenere o realizzare interventi congiunti di contrasto alla povertà educativa minorile su tutto il territorio nazionale.

A tal fine, Con i Bambini metterà a disposizione fino ad un massimo del 50% delle risorse finanziarie complessivamente necessarie per la realizzazione degli interventi, con un contributo minimo di 250 mila euro e fino ad un massimo di 1,5 milioni di euro.

Le iniziative saranno classificate in due tipologie:

Progetti proposti direttamente da soggetti del Terzo Settore e sostenuti, almeno al 50%, da uno o più cofinanziatori;
Progetti da identificare congiuntamente con uno o più cofinanziatori (fino a un massimo di due), attraverso percorsi di progettazione partecipata (in particolare nel caso di interventi riferiti a territori circoscritti), o attraverso specifici bandi a evidenza pubblica promossi congiuntamente dai cofinanziatori e dall’impresa sociale.
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