‘Insieme con i malati’ presenta l’Osservatorio permanente per la tutela del diritto alla salute

La rete di associazioni in campo sanitario “Insieme per i malati” ci riprova. Dopo aver incontrato i vertici regionali e provinciali, aver manifestato davanti alla Cittadella ed aver denunciato più volte “la disorganizzazione ben organizzata” della sanità, presentano alla stampa il loro nuovo progetto, quello di un Osservatorio permanente. L’Osservatorio ambisce ad essere un “luogo” fisico in cui fare sintesi dei dati e delle denunce raccolte dai malati cronici – ben 300mila in Calabria – ma non solo, ed in cui far convergere le maggiori professionalità in materia che sono espressione del Terzo Settore che si aprono al confronto con le istituzioni, i sindaci, i sindacati e tutti gli altri attori chiamati a dare risposte. “Il progetto è ambizioso, ma questo non ci ferma – ha affermato, nel corso della conferenza stampa di venerdì mattina all’hotel Guglielmo, Guglielmo Merazzi, vicepresidente del CSV Calabria Centro che, assieme al Forum del Terzo Settore, ha affiancato la rete di associazioni in questa che è una battaglia di civiltà – Non possiamo più tollerare i disagi al pronto soccorso, il super ticket, la mancata integrazione dei servizi socio-sanitari, la continua migrazione dei calabresi per andare a farsi curare. Il Covid 19 ci ha messo di fronte all’inadeguatezza della sanità regionale che risale almeno a qualche decennio addietro, e di come la strada “ospedalocentrica” percorsa finora non porti da nessuna parte. E’ tempo di promuovere una medicina di prossimità con il coinvolgimento dei medici di base, e di avviare finalmente l’integrazione tra gli ospedali e l’Università”.
I volontari, che la rete l’hanno creata e portata avanti nonostante le differenze e la pandemia – e che comprende la Favo, l’Acmo, Cal.ma, Ave-Ama, Casm, CittadinanzAttiva, Aned, l’Alveare, Avulss e Mediass, l’associazione dei medici di famiglia – sono delusi dall’assordante silenzio delle istituzioni, ma non domi.
Ci sono i diritti dei malati che non sanno a chi rivolgersi, e che hanno addirittura rinunciato a curarsi, da tutelare con le unghie e con i denti: tra questi, i malati oncologici – ed Enzo Nania, della Favo e dell’Acmo, ha messo in risalto come la Calabria ricopra sempre gli ultimi posti nella cura e nella prevenzione delle malattie oncologiche, per le quali il fattore “tempo” è fondamentale per determinare il destino di chi ne è colpito – e i malati autoimmuni, che in Calabria vanno sempre più ad aumentare, come ha ben sottolineato Luana Maurotti, presidente di Cal.ma  (Calabria malati autoimmuni), più che mai convinta che non esistano le malattie ma i malati, tutti bisognosi di cure per il sacrosanto diritto alla salute che ci rende uguali. La sfortuna di ammalarsi, infatti, non può avvertirsi doppiamente se si scopre di esserlo in Calabria: i calabresi non sono figli di un dio minore, e non possono continuare a pagare il prezzo di una cattiva gestione politica, commissariata da dodici anni, ma inefficiente già da prima. Basta ricordare il dato, prontamente sottolineato da Anna Cristallo di Ave-Ama, in difesa dei diritti delle persone con disagio mentale e con disabilità,  dei 300 milioni di euro, spesi dalla Regione per la mobilità passiva nel 2018. Ma basta anche ricordare come il buon senso aiuti a fare scelte utili se si parte dal bisogno – ha affermato Emilia Celia di CittadinanzAttiva – e confidare nell’arrivo dei fondi del Recovery Plan, che, se ben spesi, potrebbero davvero dare una sterzata provvidenziale in materia sanitaria, ha continuato Giuseppe Apostoliti, portavoce del Forum del Terzo Settore di Catanzaro-Soverato.
Specie ora che lo stesso Codice del Terzo Settore riconosce il ruolo di co-progettazione e co-programmazione agli enti del Terzo Settore.
All’incontro con la stampa, in cui erano altresì presenti il presidente ed il direttore del CSV Calabria Centro, Luigi Cuomo e Stefano Morena, nonché il consigliere comunale Nunzio Belcaro, è infine intervenuto Baldo Esposito, presidente della commissione regionale della Sanità.
 
Ufficio stampa CSV Calabria Centro  
 

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