Presentata la campagna di sensibilizzazione “Un donatore moltiplica la vita”

“Comprendere il ‘no’ mi costa fatica lo ammetto, soprattutto se è frutto di false convinzioni – spiega la dott.ssa Rosalia Boito, durante la presentazione della campagna di sensibilizzazione “Un donatore moltiplica la vita”, promossa dall’AIDO, di cui è responsabile comunale, dall’associazione “Nikol Ferrari”, dall’Ordine dei Medici di Crotone, dal Centro Regionale Trapianti “Federica Monteleone” e dal Comune di Crotone – ed è per questo che continueremo come associazione a spenderci con tutte le nostre forze per fare capire quanto importante sia esprimere la propria volontà in merito, perchè con una semplice parola formata da una sillaba abbiamo la possibilità di raggiungere in vita la consapevolezza che dona senso alla vita stessa. La donazione degli organi dopo la morte è un gesto che moltiplica la vita, che salva la vita, permettendo all’organo trapiantato di continuare a vivere”.
Manifestare il proprio consenso alla donazione degli organi, infatti, rappresenta un gesto di straordinaria solidarietà, che consente di dare una nuova opportunità a migliaia di pazienti. Un gesto di responsabilità che dimostra quanto bene si possa fare al prossimo anche quando non ci saremo più: fornire il consenso in vita, significa, appunto, donare consapevolmente una vita autonoma agli altri, lontano dagli ospedali. Donare gli organi, alla fine, è una reazione d’amore ed essendo tale non può che generare del bene.
E’ evidente, però, che, sebbene siano state portate avanti continue campagne di sensibilizzazione da istituzioni e associazioni di volontariato, ancora moltissimi rifiutano di esprimersi in tal senso, da una parte perché consapevoli di essere impreparati culturalmente ed emotivamente, dall’altra perché poco fiduciosi nei confronti delle istituzioni sanitarie e della certezza della diagnosi di morte cerebrale, la condicio sine qua non per procedere al prelievo degli organi. È chiaro, inoltre, che la sollecitazione a donare come gesto di bontà e di amore per il prossimo, oltre che di atto eccezionale di sensibilità sociale, non ha sin qui portato a grandi risultati. Forse a questo punto potrebbe essere necessario spiegare meglio la motivazione della donazione, usufruendo in particolare di un rapporto fiduciario consolidato tra cittadino/paziente e medico curante e in questo senso l’Ordine dei Medici può rivelarsi centrale per il raggiungimento dell’obbiettivo.
Occorre, comunque, annotare che l’Italia è cresciuta moltissimo negli ultimi venti anni in termini di quantità e qualità degli organi donati. Negli anni novanta eravamo al penultimo posto a livello europeo, subito prima della Grecia, per numero dei donatori, mentre oggi gli italiani sono tra i migliori, anche a livello mondiale, grazie a un’organizzazione capillare in tutti gli ospedali con la presenza di medici coordinatori della donazione e dell’impegno sempre maggiore del personale delle rianimazioni. Nonostante questo, i risultati ottenuti – circa 1.300 donatori all’anno di organi utilizzati per effettuare 3.300 trapianti principalmente di reni, fegato, polmoni, cuore, pancreas, ma recentemente anche di mani, faccia, utero oltre a cornee, cute e altri tessuti – sono notevolmente insufficienti a colmare il divario con la necessità di trapianto per circa 9.000 pazienti in lista di attesa. L’aspetto più problematico in Italia è la notevole disomogeneità tra le varie aree del Paese in cui si rilevano livelli di eccellenza in alcune regioni mentre in altre, in particolare nel centro-sud, le donazioni sono molto inferiori alla media. E Crotone, nel Mezzogiorno, è decisamente fanalino di coda rispetto a questa tematica: purtroppo i numeri ad oggi ci classificano come l’ultima provincia italiana con il più alto indice di opposizioni alla volontà di donare post mortem, dato aggiornato a luglio 2022. Ed ecco il perché, la motivazione principale della campagna di sensibilizzazione “Un donatore moltiplica la vita” e dei tanti soggetti che stanno partecipando attivamente alla sua diffusione e alla sua riuscita.
Bisogna, inoltre, precisare che dal 28 marzo 2017 è attiva, presso l’Ufficio Anagrafe del Comune di Crotone, la procedura di inserimento nella Carta d’Identità dell’espressione di volontà alla donazione di organi e tessuti, promossa ed ottenuta dal dott. Renato Sisca, presidente uscente dell’AIDO Crotone. Pertanto, i cittadini crotonesi maggiorenni, che intendono esprimere la propria volontà e registrarla nel Sistema Informativo Trapianti (SIT), possono farlo presso l’Ufficio Anagrafe del Comune, in occasione del rilascio o rinnovo della carta d’identità. Quello che sarà, invece, disponibile da oggi in poi presso gli stessi uffici, grazie alla collaborazione fattiva con il Comune, è il materiale informativo e pubblicitario ed i roll up pronti a dare risposte a quesiti importanti. La città di Crotone, difatti, ha aderito al Progetto “Una scelta… in comune” con l’intento di contribuire ad aumentare il numero delle donazioni e dei soggetti potenzialmente donatori. L’AIDO, che da anni è impegnata in questa azione di promozione delle donazioni di organi, è per questo motivo pienamente soddisfatta di avere al proprio fianco, in concreto al servizio dei cittadini, anche l’Amministrazione Comunale, che si rivela sensibile alla problematica, che ha preso a cuore l’iniziativa e il vero senso e l’importanza di un gesto che potrebbe contribuire a salvare tante vite.
Un ringraziamento all’Associazione Nikol Ferrari, al Comune di Crotone, all’Ordine dei Medici di Crotone e al Centro Regionale Trapianti Calabria.

AIDO Crotone

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