I primi vent'anni di Libera

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Il 25 marzo del 1995 nasceva Libera, oggi coordinamento di associazioni, nomi e numeri contro le mafie. Un percorso, ormai ventennale, che ha visto l’Associazione schierarsi contro le mafie, sostenendo anche i familiari delle vittime, attivandosi per farli conoscere tra loro perché superassero il dolore che li accomunava, contribuendo a dare un volto e una voce a tutti coloro che per dovere o fatalità avevano perso la vita. Anche a Catanzaro il Coordinamento di Libera – intitolato a Pasquale Cristiano e Francesco Tramonte, i due netturbini uccisi a Lamezia Terme – sulla scia emotiva della partecipazione alla XX Giornata della memoria del 21 marzo a Bologna ha inteso festeggiare i venti anni di Libera con una cena presso un noto ristorante a Settingiano. Per il coordinamento di Catanzaro si è trattato anche di festeggiare il primo compleanno dell’Associazione in provincia.

Una bella occasione per raccontarsi un anno puntellato da iniziative che hanno visto la partecipazione di centinaia di cittadini e cittadine convinti che le mafie possano essere sconfitte a piccoli passi – come afferma la coordinatrice, Donatella Monteverdi – e possono condurre a significativi cambiamenti; ma anche per ascoltare i messaggi delle associazioni presenti LegaCoop, Slow Food, Confesercenti, AGESCI, FUCI, Mons. Oscar Romero, Avviso Pubblico ed altre ancora, per vivere l’esperienza dei volontari ed ascoltare la voce di chi come i familiari di Pasquale Cristiano chiedono che la memoria dei loro cari non cada nel buio dell’indifferenza ma continui a vivere nella memoria di chi resta, perché non accada più. Il clima di convivialità ha rafforzato l’impegno della lotta alla criminalità, alla malapolitica, alla miseria, alla corruzione, a condividere un percorso di partecipazione democratica. In occasione del compleanno, il Coordinamento di Libera a Catanzaro ha lanciato l’iniziativa di raccolta fondi : con una donazione di 8 euro è stato possibile ricevere un chilogrammo di spaghettoni “Venti Liberi”: una pasta libera dal malaffare, innanzitutto, una pasta di alta qualità, prodotta in maniera artigianale da chi custodisce e tramanda l’eccellenza della pasta italiana. Una pasta unica perché prodotta con il grano coltivato nei terreni confiscati alle mafie, gestiti dalle cooperative di Libera Terra e dai produttori che ne condividono il progetto di riscatto da ogni forma d’illegalità.

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