Sul filo dei ricordi per guardare alle proprie radici

Un progetto come quello dell’Auser di Maida, che il partenariato con il Centro Servizi al Volontariato della provincia di Catanzaro ha permesso di realizzare, attraverso il bando delle microazioni partecipate, impedisce ad un patrimonio fatto di storie, usanze e tradizioni di disperdersi.
Ed in una comunità come quella di Maida, in cui il passaggio del tempo è ancora più tangibile, ciò equivale alla crescita di un intero territorio che si ciba di radici, e che da queste trae la forza per andare avanti. “Sul filo dei ricordi”, la piccola pubblicazione che racchiude le interviste agli anziani ad opera degli studenti dell’Istituto Comprensivo, oltre che poesie dialettali, racconti d’epoca e foto in bianco e nero che immortalano volti, viuzze e costumi ormai scomparsi, ha l’obiettivo di suscitare riflessioni ed emozioni legate al mondo dell’anziano e ad un’epoca che non esiste più.

Dall’iniziativa dei numerosi soci-volontari del circolo Auser, presentata giovedì mattina presso la Biblioteca Scolastica dell’Istituto Comprensivo di Maida, è nato un legame intergenerazionale tra nonni e studenti che farà da leva a progetti futuri: l’importante ricaduta che tale iniziativa ha avuto dal punto di vista didattico, del resto, è stata sottolineata dagli stessi studenti che hanno dato il proprio contributo alla redazione del volume, confrontando le loro abitudini con quelle dei coetanei di un tempo passato, ed intrattenendosi con i loro nonni per capire meglio anche le proprie origini. Può sembrare scontato, ma la presentazione del volume aveva come finalità quella del recupero dell’identità di un’intera comunità, che si riscopre così più solidale con i propri anziani. E l’idea della presidente del circolo Auser di Maida, Graziella Catozza, che ha pure coordinato l’incontro, ha trovato in Maria Molinaro, presidente territoriale dell’Auser, in Ernesto Antonini, dirigente dell’Istituto Comprensivo, nell’assessore Francesco Dattilo, in rappresentanza del sindaco Natale Amantea e di tutta l’amministrazione comunale, e nel direttore del CSV di Catanzaro, Stefano Morena, dei validi sostenitori.
Anche la scelta delle fotografie da pubblicare (tra le 750 pervenute) ha richiesto un lavorio così lungo e certosino da portare alla realizzazione di un dvd che potesse contenerne la maggior parte, nel pieno rispetto delle famiglie di Maida che in quelle foto ritrovano i loro antenati nel giorno del matrimonio, al lavoro, al fiume a lavare i panni, in giro per le strade senza asfalto, a cavallo, sul “postale” o in fila per prendere una razione di pasta e ceci in occasione della tradizionale “Cicerata” del 2 aprile. La cultura esercita un ruolo fondamentale nello sviluppo di un territorio, specie per i piccoli centri a rischio di isolamento ed abbandono, ed all’Auser – che vanta cinquemila iscritti in Calabria, come ha fatto notare il presidente regionale Franco Mungari – lo sanno bene: il rapporto tra generazioni diverse, del resto, è il punto cardine di un’attività sempre in fermento, tesa ad assicurare agli over 65 (600mila sono i pensionati calabresi, 75mila dei quali non più autosufficienti) una migliore qualità di vita, che si nutre di incontri, socialità a 360 gradi e partecipazione. “Le immagini racchiuse in questo libro ci rivelano una società, quella di ieri, molto più povera ma di certo più solidale – è stato il commento finale del presidente nazionale dell’Auser, Enzo CostaOggi siamo più ricchi ma più soli, dovendo fare continuamente i conti con una società che nell’individualismo pensa di risolvere i problemi. Dal volontariato, invece, viene lo stimolo a partecipare per ricostruire il senso di comunità“.

Ufficio stampa CSV Catanzaro

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